La sagra è condivisione, spirito di sacrificio e dedizione verso la comunità. La generosità è una virtù fondamentale, e mai deve mancare in chi porta avanti questi eventi.

Proprio l’altro giorno, dopo un’estenuante mattinata passata a preparare i tavoli e le pietanze per la serata, dopo alcuni giorni veramente faticosi e nel bel mezzo di un torrido mezzogiorno si presentano qui al campo alcuni turisti, venuti da Milano per i Buskers, e a Coronella per assaggiare i nostri cappellacci, sperando in un’improbabile apertura a ora di pranzo dello stand.

Le ragazze e i ragazzi che erano dalla mattina a lavorare, potete immaginare, erano cotti almeno quanto i piatti che avevano preparato e malgrado questo non hanno esitato neanche per un momento nell’offrire agli improbabili avventori un bel pranzo, mangiando tutti assieme sotto lo stand.

Ci piace pensare che malgrado i Buskers siano decisamente unici, e la città sia clamorosamente bella, la cosa che più rimarrà impressa ai nostri amici sarà la generosità e l’ospitalità con cui noi cerchiamo di trattare tutti, indipendentemente dall’ora e dalla situazione.

La nostra festa, oltre ad essere motivo di incontri, e divertimento, vuole proporre la gastronomia tipica dei luoghi che ci sono comuni, con una ricerca e un preciso percorso storico da osservare.
Tutti i cibi sono preparati dalle donne più esperte del nostro paese, come pure, particolarmente curata è la caratteristica “salama da sugo”.
Ecco alcuni cenni storici sui piatti che caratterizzano la “Sagra dal Caplaz”.
Questo piatto tipicamente locale, pare abbia avuto le origini nel Centese e nel Bondesano, per poi diffondersi esclusivamente nella nostra provincia.
Le origini di questo piatto risalgono al tempo degli Estensi, infatti la più antica ricetta, risale al 1584, scritta da Gianbattista Rossetti scalco di
Lucrezia d’Este.
E’ un delicato impasto di zucca, parmigiano, un pizzico di noce moscata e sale ravvolto in una sfoglia tagliata in quadrati. E’ il piatto principale che dà il nome alla nostra sagra
La sagra dal caplazz di coronella è stata la prima a partire dal 1989 a valorizzare e presentare il cappellaccio di zucca ferrarese tenendo fede alle più antiche ricette. A parere nostro riteniamo un piccolo merito, e di aver scritto un piccolo pezzo di storia, per quanto riguarda il riconoscimento a questo piatto di prodotto I.G.P.
La nostra ricetta infatti, pur segreta, rientra tutt’ora nei canoni previsti dall’Europa per l’assegnazione del marchio come sopra.
I nostri caplaz si possono gustare tutte le sere presso lo stand gastronomico, insieme ad altre specialità.